Lupus eritematoso sistemico

Circa la metà delle persone colpite sviluppa un'infiammazione dei reni

Il lupus eritematoso è una malattia autoimmune sistemica. Ciò significa che gli organi e i tessuti sono riconosciuti come estranei e attaccati dal sistema immunitario. Circa la metà delle persone colpite subisce danni ai reni. Il Dr. med. Michele Iudici spiega la malattia e fornisce consigli ai pazienti.

Autrice: Nina Labhart

“Il compito principale del sistema immunitario è quello di difendere l’organismo dagli attacchi esterni di agenti patogeni. Tuttavia, nelle persone con una malattia autoimmune come il lupus eritematoso sistemico, il sistema immunitario aggredisce i tessuti del proprio corpo. Le difese immunitarie vengono attivate anche in assenza di infezione”, spiega il medico. La reazione incontrollata del sistema immunitario causa infiammazione nei pazienti affetti da lupus e, infine, danni ai tessuti e a vari organi. Il lupus eritematoso sistemico può teoricamente interessare tutte le strutture del corpo. Di conseguenza, la presentazione della malattia puo’ variare notevolmente da paziente a paziente.

I sintomi del lupus eritematoso sistemico

I pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico possono sviluppare recidive, la cui frequenza e gravità possono compromettere significativamente la qualità della vita. Le reazioni infiammatorie riguardano, tra l’altro, le seguenti parti del corpo:

  • Pelle
  • Articolazioni e muscoli
  • Vasi sanguigni
  • Globuli bianchi e rossi, piastrine
  • Pericardio, pleura e peritoneo
  • Cuore
  • Reni
  • Sistema nervoso
  • Polmone
  • Apparato digerente

La molteplicità dei possibili sintomi rende spesso difficile una diagnosi. Il rischio di confusione con altre malattie è elevato. “Le malattie con gli stessi sintomi devono essere escluse da numerosi test clinici. Ciò richiede un team multidisciplinare”, spiega il Dr. Iudici.

Causa sconosciuta

Le cause del lupus eritematoso sistemico non sono ancora state completamente studiate. “Il lupus non è una malattia ereditaria, ma diversi fattori genetici giocano un ruolo. A ciò si aggiungono fattori ambientali che possono favorire lo sviluppo della malattia. Questi includono, ad esempio, virus come il virus di Epstein-Barr, alcuni farmaci, radiazioni UV e probabilmente anche alcune tossine”, elenca il reumatologo. Inoltre, il consumo di tabacco è associato ad un aumento del rischio di sviluppare questa malattia.

Il lupus eritematoso sistemico colpisce principalmente le donne. Ciò suggerisce che anche gli ormoni sessuali femminili – ad esempio gli estrogeni – sono coinvolti nello sviluppo della malattia. “Durante la gravidanza o la terapia con estrogeni, la malattia può essere riattivata”, afferma il Dr. Iudici.

Le risposte infiammatorie non causano solo dolore. Se sono molto pronunciate o di lunga durata, possono portare alla perdita della funzionalità degli organi coinvolti. I reni sono un bersaglio importante di questa malattia. “I reni sono colpiti in circa il 40-50% dei pazienti affetti da lupus”, afferma il reumatologo. Le unità di filtrazione dei reni, i glomeruli, rappresentano il bersaglio piu’ comune nei pazienti affetti da lupus, con lo sviluppo di una glomerulonefrite. Esistono diversi tipi di glomerulonefrite con diversi gradi di gravità. “La diagnosi precoce della nefrite lupica è uno degli obiettivi principali del trattamento a lungo termine delle persone con lupus eritematoso sistemico”, afferma il Dr. Iudici. Esami regolari, come il controllo della pressione sanguigna, la ricerca di edema, il controllo della funzione renale e l’analisi delle urine, sono quindi altamente raccomandati per le persone colpite al fine di diagnosticare tempestivamente il coinvolgimento dei reni.

Conoscere i trigger ed evitare le recidive

Ci sono diversi fattori che possono scatenare una riacutizzazione del lupus. Tra i trigger più noti c’è la luce solare (raggi UV). L’esperto consiglia quindi alle persone colpite di limitare l’espositione al sole nelle ore più fresche della giornata, di utilizzare mezzi di fotoprotezione come creme solari e di proteggersi la testa con un cappello. “Inoltre, i pazienti dovrebbero evitare l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti. Questi includono, ad esempio, farmaci antinfiammatori non steroidei come diclofenac, ibuprofene etc”, elenca il medico.

Altri fattori scatenanti noti di una recidiva sono le infezioni virali e lo stress.

Trattamento del lupus eritematoso sistemico

Il lupus eritematoso sistemico é una malattia cronica la cui attività puo’ tuttavia essere controllate con diverse opzioni terapeutiche. “L’uso di farmaci ha lo scopo di regolare l’iperattività del sistema immunitario, ridurre disturbi come dolori articolari o stanchezza e preservare la funzione degli organi”, spiega il medico. L’idrossiclorochina é in grado di prevenire le recidive e risulta efficace nel controllo delle manifestazioni cutanee e articolari non severe. Inoltre, l’idrossiclorochina ha un effetto positivo sul metabolismo e sui vasi sanguigni. “Tuttavia, la maggior parte dei pazienti ha bisogno di una combinazione di farmaci”, afferma il Dr. Iudici. “La scelta dipende dai disturbi specifici, dalle malattie concomitanti e dalla disponibilità dei farmaci stessi.” Spesso vengono utilizzati, ad esempio, corticosteroidi o immunomodulatori biologici e non biologici.

Il trattamento della nefrite da lupus dipende dalla sua gravità e dall’età del paziente. Qui puoi trovare ulteriori informazioni sulla nefrite da lupus.

“Fortunatamente, la consapevolezza della malattia sta crescendo. Anche il numero di studi volti a indagare le cause e i fattori scatenanti della malattia e a determinare la migliore strategia di trattamento è in aumento”, afferma il medico.

Gli interessati possono farlo da soli

I farmaci per il lupus, in particolare i corticosteroidi, possono causare effetti collaterali indesiderati come aumento del peso corporeo, aumento del rischio di fratture o di infezioni. “Pertanto, è di grande importanza per le persone colpite mantenere uno stile di vita sano che possa ridurre il rischio di queste complicanze. Raccomandiamo un regolare esercizio fisico perché favorisce il controllo del peso corporeo e ha effetti positivi sul sistema cardiovascolare e sulla massa ossea e muscolare”, spiega il reumatologo. “Inoltre, lo sport migliora il tono dell’umore.”

Il Dr. Iudici consiglia inoltre di seguire una dieta equilibrata. Le persone colpite dovrebbero sapere come controllare l’apporto calorico e l’aumento della sensazione di fame che si verifica durante la terapia con corticosteroidi.

I pazienti affetti da lupus dovrebbero prestare attenzione all’esposizione al sole e aggiornare regolarmente il loro stato vaccinale per proteggersi meglio da influenza, pneumococco o herpes zoster.

Smettere di fumare è particolarmente importante. “Il tabacco non solo aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, ma può anche ridurre l’efficacia di alcuni farmaci per il lupus”, spiega il medico.

Infine, il Dr. Iudici desidera informare le persone interessate sull’importanza di attenersi alle raccomandazioni mediche. “Chi non assume regolarmente i farmaci prescritti o interrompe i trattamenti senza consultarsi può mettere in pericolo la propria salute”, avverte.

L'esperto

Michele Iudici

Dr. med.

Michele Iudici

Reumatologo presso l'Ospedale universitario di Ginevra (HUG)

Reumatologo presso l'Ospedale universitario di Ginevra (HUG)

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