Emergenza reni

La malattia definita «insufficienza renale cronica» non è così facile da comprendere. «In generale, si tratta di un disturbo della funzione renale che dura per più di tre mesi e si ripercuote sulla salute», afferma il Dr. Seeger. Tipicamente è caratterizzata da una funzione renale limitata e/o da un aumento dell’escrezione urinaria di proteine. A lungo termine può portare a danni conseguenti come malattie ossee o cardiocircolatorie.

Una lenta progressione

Il punto cruciale: l’insufficienza renale spesso passa inosservata per lungo tempo, in quanto non provoca dolori. Disturbi quali ipertensione, formazione di edemi e spossatezza si manifestano solo in una fase successiva e sono aspecifici. Pertanto, le persone colpite e anche i medici non sempre sospettano che a scatenarli siano i reni. «Nell’insufficienza renale cronica, ad esempio, l’escrezione di liquidi può essere ridotta», spiega il Dr. Seeger. «Ma chi può accorgersene? Si tratta di pochi millilitri al giorno. Se l’insufficienza renale non viene scoperta casualmente durante un esame di routine, è più probabile che sarà diagnosticata sulla base di patologie secondarie rispetto che per i sintomi diretti.»

Il fumo accelera il processo

L’insufficienza renale può avere molte cause. Diabete, ipertensione, patologie cardiache o familiarità sono considerati i fattori di rischio principali. Sono pericolosi anche determinati medicamenti, il sovrappeso, la sedentarietà e un alto livello di colesterolo nel sangue, in quanto accelera l’invecchiamento vascolare causato dall’insufficienza renale. «Il fumo e un’alimentazione malsana di solito non portano all’insufficienza renale, ma agiscono come catalizzatori per una patologia esistente», sottolinea l’esperto. L’insufficienza renale cronica non può essere curata. Inoltre, le cellule danneggiate degli organi non si possono riprodurre. Pertanto, è ancora più importante diagnosticare e trattare la malattia in una fase precoce. Lo scopo del trattamento è evitare un ulteriore peggioramento dell’insufficienza renale e prevenire le complicazioni.

Approcci terapeutici individuali

«Innanzitutto occorre individuare la causa specifica dell’insufficienza renale e, se possibile, rimuoverla», afferma il Dr. Seeger. «Questo è il motivo per cui la terapia per l’insufficienza renale e per le sue complicazioni include anche il trattamento di patologie preesistenti, come il diabete o l’ipertensione.» È possibile dare sollievo ai reni adottando uno stile di vita sano, che preveda un esercizio fisico regolare e una dieta bilanciata, a basso contenuto di sale. Parallelamente, i medicamenti aiutano a normalizzare la pressione sanguigna, a ridurre l’escrezione di proteine, e in questo modo a rallentare la progressione della malattia e a ridurre le complicazioni. «Ulteriori trattamenti più drastici, come la dialisi o il trapianto di rene, si possono posticipare per molti anni se la patologia di base e i fattori di progressione sono ben trattati», dichiara il Dr. Seeger. «Pertanto, in caso di insufficienza renale la prognosi è molto eterogenea. Naturalmente, in proporzione è sempre bene diagnosticare la malattia il più presto possibile.» Perché ciò avvenga, l’esperto raccomanda di controllare la funzione renale e l’escrezione urinaria di proteine una volta all’anno in caso di diabete o ipertensione.